Il presidente dell’Inter: “Qui per esprimere vicinanza alla famiglia e alla Fiorentina”
In un momento di grande preoccupazione e solidarietà, Beppe Marotta, presidente dell’Inter, ha voluto esprimere il suo supporto alla famiglia di Edoardo Bove, il giovane calciatore della Fiorentina colpito da un malore durante la partita tra le due squadre. “Siamo una comunità: davanti alla salute di un ragazzo di 22 anni non bisogna pensare ad altro”, ha affermato Marotta, sottolineando l’importanza di mettere al primo posto la salute e il benessere delle persone coinvolte nel mondo del calcio.
Il tragico evento si è verificato al 17′ minuto della partita, quando Bove è crollato sul campo, portando a una immediata interruzione del match. “Arbitro, giocatori, allenatori, ovviamente non si è pensato ad altro. Quando succedono cose del genere è giusto muoversi così”, ha dichiarato il presidente, evidenziando l’unità che si crea in occasioni di emergenza.
Rinvio e recupero della partita
Marotta ha anche commentato la decisione di rinviare la partita, ritenendola una scelta naturale e necessaria. “I dirigenti della Fiorentina sono andati in ospedale, io ho parlato poco fa con Pradé, ma sono qui solo per mandare un segnale di vicinanza alla famiglia del ragazzo e alla Fiorentina. La scelta del rinvio è stata spontanea”, ha aggiunto, facendo eco a un sentimento condiviso da tutti gli appassionati del calcio.
Quando gli è stato chiesto se ci fosse una data per il recupero della partita, Marotta ha risposto con cautela, rimarcando: “Non abbiamo affrontato il tema futuro. Davanti alla salute di un ragazzo di 22 anni non bisogna pensare ad altro. Da domani si valuteranno le situazioni legate a un eventuale recupero, ma per ora il tema non è stato assolutamente affrontato”.
In queste ore difficili, il pensiero di tutti gli appassionati di sport è rivolto a Edoardo Bove e alla sua famiglia, in attesa di buone notizie e di un veloce recupero. Il mondo del calcio si dimostra ancora una volta unito nei momenti di crisi, ricordando che oltre il gioco ci sono vite e destini da tutelare.
