Crisi Idrica in Basilicata: Una Situazione Senza Precedenti
La Basilicata, una regione storicamente nota per la sua abbondanza d’acqua, si trova oggi ad affrontare una crisi idrica senza precedenti. Gli avvisi di “Erogazione idrica sospesa” inviati dall’Acquedotto Lucano ai cittadini sono diventati un triste ritornello quotidiano. Da mesi, i residenti sono costretti a fare i conti con razionamenti che limitano l’acqua disponibile, creando un paradosso in una terra che, nel passato, sembrava essere benedetta da risorse idriche.
La Situazione Attuale
Il governo ha riconosciuto lo stato di emergenza il 21 ottobre 2024, ma la crisi si è inasprita già alla fine di settembre, quando l’ente pubblico ha iniziato a razionare l’acqua. La diga della Camastra, fondamentale per l’approvvigionamento di centinaia di migliaia di cittadini, si è prosciugata, lasciando molti senza una risorsa essenziale. La nomina di un commissario all’emergenza, Vito Bardi, ha generato speranze di risoluzione, ma le misure adottate, come la potabilizzazione delle acque del fiume Basento, hanno sollevato preoccupazioni e proteste tra i cittadini.
La Potabilizzazione del Fiume Basento
A partire dal 25 novembre, l’acqua del fiume Basento è stata dichiarata potabile e distribuita ai rubinetti di molti comuni. Tuttavia, la decisione ha scatenato una serie di proteste da parte di comitati cittadini, preoccupati per la qualità dell’acqua, già segnata da gravi problemi di inquinamento. Il ministero dell’Ambiente ha riconosciuto il degrado del Basento, inserendolo tra i siti di interesse nazionale che necessitano di interventi di bonifica.
Le Preoccupazioni degli Esperti
Esperti come Luca Lucentini, direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, sottolineano che i dati sulla qualità dell’acqua del Basento sono insufficienti. L’analisi è fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini, e l’uso di metodi di potabilizzazione basati su dati parziali potrebbe non garantire la protezione necessaria. La mancanza di un monitoraggio adeguato rende la situazione ancora più critica.
Indagini e Responsabilità
Nel frattempo, le autorità competenti hanno avviato indagini per capire come sia stata gestita la crisi idrica e quali responsabilità siano da attribuire a chi di dovere. Nonostante le indagini, i dati dell’Istat parlano chiaro: la Basilicata ha il più alto tasso di dispersione idrica in Italia, con oltre il 65% dell’acqua che va sprecata a causa di infrastrutture obsolete e manutenzione inadeguata.
Un Futuro Incerto per la Basilicata
La situazione attuale è resa ancora più complessa dall’impatto del cambiamento climatico, che sta già influenzando le risorse idriche della regione. Senza misure di adattamento e un’efficace gestione delle risorse, la Basilicata rischia di affrontare un futuro sempre più secco. La bellezza dei suoi corsi d’acqua, simbolo di vitalità e abbondanza, potrebbe diventare solo un ricordo se non vengono intraprese azioni concrete e tempestive.
In un momento in cui il diritto all’acqua dovrebbe essere garantito a tutti, è fondamentale che cittadini e istituzioni lavorino insieme per affrontare questa crisi. La lotta per l’acqua in Basilicata è una battaglia che riguarda tutti noi, un appello a proteggere una risorsa vitale per le generazioni future.