Bologna sotto attacco informatico, la diffida del club

Attacco informatico al Bologna: Rubati 200 Giga di Dati Sensibili

29 novembre - 13:53 - MILANO

Il Bologna Football Club si trova attualmente al centro di uno scandalo informatico che ha scosso il mondo del calcio. Gli hacker hanno violato i sistemi di sicurezza del club, riuscendo a trafugare ben 200 giga di dati sensibili, e chiedono un riscatto per non diffonderli.

Un attacco devastante

Tra le informazioni rubate si trova una scansione del passaporto dell'allenatore Vincenzo Italiano, insieme a contratti di sponsorizzazione, dati finanziari e personali di giocatori, tifosi e dipendenti. Le strategie di mercato e i dati medici potrebbero essere esposti, mettendo a rischio la privacy di molte persone coinvolte nel club.

La reazione del Bologna

In una nota ufficiale, la società ha confermato l'attacco, specificando che i propri sistemi di sicurezza sono stati compromessi da un attacco di tipo ransomware. Il Bologna ha diffidato chiunque venisse in possesso di tali dati dal pubblicarli, avvertendo che si tratta di informazioni ottenute illecitamente. Inoltre, la società ha già avvisato il garante della privacy e denunciato l'accaduto alle autorità competenti.

Rischi e conseguenze

Questo attacco non solo mette in pericolo la privacy dei singoli, ma solleva anche interrogativi sulla sicurezza dei dati nel mondo del calcio. Con alcuni dati già pubblicati, è fondamentale che il Bologna e altre società nel settore prendano misure adeguate per proteggere le informazioni riservate e garantire la sicurezza dei propri tesserati e tifosi.

La comunità calcistica è in allerta e i tifosi del Bologna, così come gli appassionati di sport in generale, sperano che la situazione possa risolversi nel migliore dei modi, senza ulteriori danni alla reputazione del club e alla privacy degli individui coinvolti.

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