"Cerco di aiutare la squadra, a volte ci riesco, a volte no": al Paris Saint-Germain, Luis Enrique continua la ricerca

Se probabilmente non sapremo mai cosa si è detto nello spogliatoio parigino di Bollaert-Delelis, probabilmente i muri avranno tremato. Al termine di un primo periodo molto lontano dai suoi standard abituali, soprattutto in termini di intensità, il Paris Saint-Germain si ritrova guidato nel tabellone da un'attraente squadra del Lens. Al rientro dagli spogliatoi i volti dei giocatori della Capitale erano cambiati.

"Siamo stati un po’ lenti (sic) nel primo tempo. Durante la sosta ci siamo ritrovati motivati ​​e siamo contenti del risultato.", ha spiegato nel post partita Bradley Barcola, autore del secondo gol parigino. Tre giorni dopo una partita molto complicata sul campo amatoriale dell'Espaly in Coppa di Francia, non sapremo più nulla delle parole usate dai giocatori o dai giocatori L'allenatore parigino nell'intervallo di questa partita di L1 contro il Lens Se anche William Pacho ha riconosciuto la mancanza di spinta offensiva della sua squadra nel primo tempo, il difensore ecuadoriano ha parlato di squadra.più uniti"al ritorno dallo spogliatoio."Siamo riusciti ad aumentare l'intensità e questo ci ha permesso di ribaltare la partita." ha aggiunto Pacho al microfono di beIN Sport.

In AC, il PSG rimane imbattuto in campionato in questa stagione, ma non ha rassicurato molte persone. La colpa è dei 45 minuti giocati al contrario e con ritmi da senatore. E se le assenze combinate di Ousmane Dembélé, Marquinhos e Achraf Hakimi potrebbero in parte spiegare questa litania generale, anche il sistema di gioco implementato da Luis Enrique ha avuto un ruolo di primo piano nell'avvio di gioco più che lento della sua squadra.

Schierati all'inizio in un 3-4-3 ibrido, con tre difensori centrali mancini (Hernández, Pacho e Beraldo), i parigini a volte sembravano persi nell'animazione offensiva. Nella fase difensiva, Lucas Hernández ha poi occupato la corsia di sinistra e Warren Zaire-Emery quella di destra, una posizione insolita per lui. Ancora più insolita è la posizione di Nuno Mendes a centrocampo. Un settore del gioco in cui i parigini sono stati da tempo spiazzati dai Lensois.

A simbolo di questa doppia faccia del PSG, anche il suo capitano della serata, Gianluigi Donnarumma, si è mostrato inizialmente molto preoccupante, per poi salvare i suoi nel finale di gara con una magistrale doppia prestazione. "È stata una partita molto difficile, molto complicata."Luis Enrique ha reagito dopo l'incontro."Ci troviamo di fronte ad un rivale molto aggressivo e con molto carattere.".

Senza ammettere il suo errore di giudizio riguardo alla composizione dell'undici titolare, l'allenatore spagnolo ha ammesso a malincuore che era ancora alla ricerca di se stesso. "A volte come allenatore cerchiamo di aiutare la squadra con le nostre decisioni. A volte ci arriviamo, a volte no."ha continuato l'allenatore parigino. Giudicare il primo tempo nonostante tutto"molto bravo fino al gol subito"Luis Enrique ha voluto imparare da questa partita la capacità di reazione dei suoi uomini".Siamo stati abbastanza bravi da ribaltare la situazione in una partita del genere. Per vincere qui devi avere un buon livello."

"Ma è vero che possiamo giocare meglio di così.Anche se mercoledì al Parco dei Principi i parigini giocheranno per il loro futuro europeo contro il Manchester City, gli esordi in casa Bollaert-Delelis non sono affatto rassicuranti. Non sono altro che il discorso di un allenatore, che sta ancora alla ricerca della formula magica, a un anno e mezzo dal suo arrivo sulla panchina della Capitale.