Dopo una notte difficile contro lo Shakhtior Donetsk, Brendan Chardonnet sta ancora imparando ad alto livello
Questo è quello che chiamiamo un immenso momento di solitudine. Che dura, infatti, un'eternità per il colpevole. Mentre il Brestois esce da un primo quarto d'ora difficile e la partita si sviluppa finalmente lontano, molto lontano anche dalla propria area, questa lunga palla aerea di Marlon viene presa male da Brendan Chardonnet.
Il difensore ha effettuato un controllo troppo lungo nel cerchio centrale avversario, a vantaggio della pressione di Kevin Macedo, che ha ingannato Marco Bizot (18°). Vale la pena interrogarsi sulla mancanza di copertura in questa zona e sulla nuova uscita fallita del passivo portiere olandese. Ma il capitano di Ti Zefs fallì. E non solo in questa azione.
Un difensore a cui manca serenità
Fin dall'inizio è stato superato da Marlon, il cui recupero dietro la gamba d'appoggio è andato vicino al palo (7°). Ed è proprio una cerniera, il cui compagno si chiama Abdoulaye Ndiaye, apparso in difficoltà. La tecnica di corsa e di movimento del trio offensivo brasiliano è stata un test per il Brest, almeno nel primo tempo.
Georgiy Soudakov, troppo libero nei movimenti a centrocampo, ha fatto soffrire anche la difesa bretone. Ha approfittato del servizio di Irakli Azarovi per evitare la marcatura troppo facile di “Chardo” e giocare almeno con la stessa disinvoltura contro un Bizot il cui rilascio è ancora dubbio, illecito soprattutto perché ritardato. Il nazionale ucraino ha trasformato il rigore con un panenka, toccato dal portiere del Finisterre (37esimo).
E il giovane trentenne con il braccialetto ha sofferto ancora poco prima dell'intervallo, mancando il colpo di testa in campo ucraino, che ha provocato un contropiede (43esimo), prima di subire un piccolo ponte di Macedo, che fortunatamente non ha controllato il suo tiro destro. , con calma (45º + 3). Il secondo atto fu più calmo, meno allarmante, poiché lo Stade Brestois aveva più controllo e Chakhtior non si avventurava più molto nel territorio bretone.
Tuttavia, in mancanza di serenità, Chardonnet deve essersi creduto maledetto, quando il suo intervento nel finale su Lassina Traoré ha permesso ad Alexandre Zoubkov di concludere, prima che questo terzo gol fosse logicamente respinto per un fallo precedente (90° + 5). Sarebbe stato crudele per il ragazzo di Saint-Renan, fino ad allora autore di un'avventura europea, la sua prima, abbastanza solida, impressionante anche a Praga (2-1 contro lo Sparta, il 6 novembre). Sarebbe stato addirittura ingiusto rivedere alcune sue statistiche notturne: 11 duelli vinti su 14 (di cui 7 su 9 in aria), 5 rimesse, 4 palloni recuperati, senza aver commesso falli. Questo si chiama apprendimento di altissimo livello.
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