Ferrara, Spal e Meis uniti per la Giornata della Memoria
Ferrara: Sport e Memoria si Uniscono per l'Uguaglianza
Il valore del ricordo è un tema centrale nel mondo dello sport, e ieri, allo stadio “Mazza” di Ferrara, questo concetto ha trovato una sua celebrazione significativa. Di fronte a quasi 450 ragazzi, tra studenti del liceo Roiti e giovani talenti del vivaio spallino, l'evento “In gioco per l’uguaglianza” ha messo in risalto l'importanza della memoria nello sport.
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RISCUOTI IL BONUSUn Evento di Sensibilizzazione
Organizzato dal Meis (Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah) e dalla Spal Foundation, l’evento ha voluto affrontare temi cruciali come la lotta al razzismo e l'uguaglianza. Amedeo Spagnoletto, direttore del Meis, ha aperto l'incontro sottolineando come gli stadi debbano essere luoghi di rispetto e convivenza, in cui si possa parlare di storia e riscatto.
Storie di Calcio e Resilienza
Oltre alla riflessione storica, l'evento ha anche portato alla luce la storia di Giovanni Di Veroli, unico calciatore ebreo romano a giocare in Serie A. La sua carriera nella Lazio dal 1952 al 1958 è stata segnata da sfide enormi, ma il suo amore per il calcio ha prevalso, diventando un simbolo di speranza e resilienza. Il libro dedicato alla sua vita offre una visione profonda delle difficoltà affrontate durante un periodo buio della storia italiana.
Il Ruolo del Calcio nel Combattere le Discriminazioni
Luca Carra, direttore generale della Spal, ha ricordato come il calcio debba trasmettere valori fondamentali come la convivenza e l'uguaglianza. La presenza di figure come Alessandro Bassoli e Silvia Chiellini ha messo in evidenza l'importanza della sensibilizzazione e dell'educazione nel mondo dello sport. Chiellini ha condiviso le sue esperienze, evidenziando le difficoltà che le calciatrici devono affrontare in Italia, ma anche i progressi che si stanno facendo.
La Memoria come Strumento di Cambiamento
Durante l’evento, si è parlato anche del pugile ferrarese Primo Lampronti, costretto a rinunciare al titolo a causa delle leggi razziali. La storia di Lampronti, così come quella di Di Veroli, ci ricorda che lo sport può essere un potente veicolo di cambiamento e un modo per affrontare le ingiustizie. Le parole di Adam Smulevich, che ha parlato del libro su Di Veroli, hanno toccato il cuore dei presenti, sottolineando come le persecuzioni siano sempre precedute da segnali che non devono essere ignorati.
Conclusione: Un Futuro di Speranza
Il pomeriggio trascorso allo stadio “Mazza” ha dimostrato che il calcio può essere molto più di un semplice gioco. È un modo per ricordare, riflettere e, soprattutto, costruire un futuro migliore. Le storie di ieri possono ispirare le generazioni future a lottare per un mondo più giusto e inclusivo. In un'epoca in cui le divisioni sembrano prevalere, eventi come questo ci ricordano che il vero spirito sportivo è basato su valori di rispetto e uguaglianza.
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