
I bambini concepiti tramite fecondazione assistita sono come gli altri: non sono frutto di un robot. È ora di smettere di giudicare.
Veronica Ferraro e il marito Davide Simonetta stanno vivendo un momento straordinario: stanno per diventare genitori! La notizia della gravidanza è stata accolta con entusiasmo dai fan dell'influencer, che ha condiviso con gioia il suo viaggio verso la maternità. Tuttavia, come spesso accade nel mondo dei social, Veronica ha dovuto affrontare anche gli attacchi degli hater. In particolare, le critiche riguardo alla sua scelta di ricorrere alla fecondazione assistita hanno sollevato un acceso dibattito online.
Recentemente, Veronica ha condiviso un selfie in cui mostrava il suo pancione, ma purtroppo è stata oggetto di un commento insensibile: un utente le ha scritto che la sua gravidanza era "meno autentica" a causa della fecondazione assistita. La risposta di Veronica non si è fatta attendere: «Possiamo ripetere insieme che i bambini concepiti con la fecondazione assistita sono uguali agli altri? La mia gravidanza è uguale alle altre e non sono incinta di un robot della Tesla». Con queste parole, ha voluto ribadire l'importanza di rispettare ogni percorso di maternità e paternità.
Veronica ha aggiunto che messaggi come quello ricevuto possono ferire profondamente, suggerendo che esistano gravidanze di "Serie A" e di "Serie B". Ha sottolineato come il modo in cui un bambino viene concepito non influenzi in alcun modo il suo valore o la legittimità della sua esistenza. «Ho affrontato un percorso di fecondazione assistita e, per fortuna, è riuscito al primo tentativo. So di essere stata fortunata», ha raccontato, evidenziando le difficoltà e le emozioni che molte coppie devono affrontare in questi percorsi.
Le parole di Veronica Ferraro
Concludendo il suo intervento, Veronica ha riflettuto sul giudizio che spesso circonda la fecondazione assistita: «C'è un sottotesto giudicante, come se fosse un modo "meno naturale" di avere un figlio. Ma perché? È una soluzione medica a un problema biologico, esattamente come qualsiasi altro trattamento per la salute». La sua testimonianza è un invito a riflettere e a comprendere che ogni viaggio verso la genitorialità è unico e merita rispetto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Marzo 2025, 16:39
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