"I tifosi hanno il diritto di protestare", ritiene Sampaoli dopo la sconfitta del Rennes e lo sciopero dei tifosi

Il Rennes non ha ancora toccato il fondo, ma è sempre più vicino. Quattordicesimo in Ligue 1 con soli 17 punti in 18 partite, il rinascimento Hanno perso nuovamente questo sabato a Brest (2-1), dopo la terza battuta d'arresto consecutiva. Già prima di questa nuova sconfitta, i tifosi bretoni avevano deciso di mostrare il loro malcontento, effettuando uno sciopero dello spirito a metà del primo atto, durante il quale hanno esposto striscioni di critica agli allenatori e ai giocatori.

Il risultato dell’incontro ha dato loro ragione. Mentre Jorge Sampaoli, allenatore del RennesSebbene avessero annunciato un “nuovo ciclo, la vera ricostruzione di Rennes”, i bretoni sprecarono numerose occasioni e subirono la legge molto più realistica di Brestois. Un dato che non ha impedito all'argentino di valutare che la sua squadra era stata “molto migliore” del Brest. “La squadra era molto migliore della rivale, molto superiore. Un po’ meno nella prima parte ma molto di più nella seconda”, ha detto in conferenza stampa.

"Nel calcio di solito pensiamo che la squadra che ha vinto sia stata la migliore, ma stasera è stato il Rennes a fare meglio fino all'ultimo minuto", ha aggiunto, contando "23 occasioni" in 22 tiri. L’argentino ha addirittura considerato che il Brest “non ha fatto nulla per vincere questa partita”. Jorge Sampaoli Ha spiegato questa quarta sconfitta consecutiva del Rennes nel 2025 con la mancanza di efficacia della sua squadra e con “errori infantili” che si sono ripetuti e hanno offerto la vittoria al rivale.

Riconoscendo di essere "molto preoccupato" per la situazione del club di Rennes in classifica, ha assicurato di aver compreso gli striscioni ostili agli allenatori e ai giocatori che i tifosi rossoneri hanno sventolato prima della partita. “Capisco tutto quello che è stato detto, vista la nostra situazione. Da parte mia lavoro ogni giorno per cambiare la situazione, ma i tifosi hanno il diritto di protestare.