Inchiesta ultrà Milan e Inter: gli atti in procura figc

Aperta un'indagine della giustizia sportiva: il fenomeno drammatico del tifo violento

27 novembre 2024 - MILANO

Questa mattina, la procura della Federcalcio ha ricevuto gli atti richiesti lo scorso 1 ottobre dalla procura di Milano, in merito all'inchiesta che coinvolge gli ultras delle curve di Milan e Inter. La notizia, riportata da diverse fonti, segna l'inizio di un'indagine della giustizia sportiva che promette di fare luce su un problema sempre più pressante nel mondo del calcio italiano.

Le parole del ministro per lo Sport

Il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, ha affrontato il tema durante l'evento Sport Industry Talk di Rcs al Maxxi di Roma. "In attesa che arrivino le carte, devo sottolineare che questo non è un fenomeno passeggero e non riguarda solo Milano", ha affermato. "È un fenomeno drammatico, non esuberanza di una curva. Non stiamo parlando solo di cori razzisti, ma di criminalità organizzata che si infiltra nel mondo del tifo con violenza e minacce, generando morti e accumulando risorse finanziarie e armi in una dimensione che non avremmo mai immaginato".

Un segnale per le istituzioni sportive

Abodi ha inviato un chiaro messaggio alle istituzioni sportive e calcistiche: non sottovalutare la gravità della situazione. Ha esortato la federazione a prendere una posizione forte e chiara. "La giustizia sportiva non è un duplicato di quella ordinaria. Si muove sul mancato rispetto dei principi di lealtà sportiva", ha aggiunto, sottolineando che ha già discusso della questione con i vertici federali.

Il ministro ha poi messo in guardia: "Non mi aspetto sanzioni, ma è fondamentale che i fatti vengano valutati per quello che sono. Le norme federali e sportive devono garantire che non ci siano rapporti, specialmente di questo tipo, tra tesserati e delinquenti che si nascondono dietro il tifo".

Questa situazione rappresenta una sfida cruciale per il calcio italiano e per la sua reputazione. La speranza è che l'indagine porti a misure efficaci per combattere la violenza e la criminalità nel mondo dello sport, garantendo che il calcio rimanga un luogo di passione e lealtà, lontano da ogni forma di violenza e illegalità.

È tempo di agire e di prendere una posizione chiara contro ogni forma di violenza nel tifo, per il bene dello sport e dei suoi veri valori. Un cambiamento è necessario, e la comunità calcistica è chiamata a rispondere.

Gazzetta dello Sport © RIPRODUZIONE RISERVATA

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