Jesé: "Quando ero al Psg, ad Al Khelaifi piaceva più mia moglie che io"|Estero
Jesé Rodriguez Rivela il Lato Nascosto della Sua Esperienza al PSG
L'ex attaccante del Real Madrid e Sampdoria, Jesé Rodriguez, attualmente in forza al club malese Johor Darul Ta'zim, ha recentemente condiviso dettagli inediti sulla sua avventura al Paris Saint-Germain. In un'intervista con lo youtuber Mowlihawk, Jesé ha svelato come le sue esperienze a Parigi non siano state affatto come sperava.
Un Infortunio Che Ha Cambiato Tutto
Nel 2014, Jesé subì un infortunio che segnò un punto di svolta nella sua carriera. "Quel giorno ha cambiato la mia vita per sempre", ha dichiarato. "Ero nel momento migliore della mia carriera, ma dopo l'infezione e le due operazioni, mi sono sentito come se fosse finita." Questo incidente lo ha costretto a rivedere le sue ambizioni e a confrontarsi con una realtà difficile.
La Scelta di Trasferirsi al PSG
Nonostante le difficoltà, Jesé scelse di trasferirsi a Parigi in cerca di opportunità. "Se avessi voluto sarei rimasto al Madrid, ma il PSG mi offrì una chance per giocare di più", ha spiegato. Con un nuovo contratto che gli garantiva un compenso molto più alto, Jesé si sentì attratto dalla prospettiva di una nuova avventura. "La prima volta che ho visto un milione sul conto, ho pensato: 'Cavolo, questo per fare gol?'"
Un'Esperienza Amara
Il debutto di Jesé al PSG sembrava promettente, con un assist per il gol della vittoria nella sua prima partita. Tuttavia, la sua permanenza si rivelò ben presto deludente. "Dopo un'appendicite, mi dissero che dovevo andarmene. Mi sentivo ingannato", ha dichiarato. La frustrazione aumentò quando il presidente del club, Al Khelaifi, sembrava non avere interesse nei suoi confronti, al punto che Jesé ironizza: "Non so se gli piacesse di più mia moglie che io."
Riflessioni Finali
Jesé ha concluso la sua testimonianza riflettendo sulla sua esperienza al PSG: "Puoi guadagnare molto, ma mi hanno trattato davvero male. Ho capito che il Madrid è il migliore del mondo in tutto." Le sue parole offrono uno sguardo sincero e toccante sulle sfide che i calciatori possono affrontare, al di là del successo e del denaro. La sua storia è un promemoria che, dietro ai numeri e ai contratti milionari, ci sono emozioni e lotte personali.
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