Juve: Kolo Muani, un'opportunità da non perdere per Motta Il commento di Agresti sulla Gazzetta

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Tra estate e inverno, i bianconeri hanno preso giocatori di primissimo piano: Champions obbligatoria. Il pari di Bergamo fa sorridere soprattutto i rivali...

È stato un gran bel secondo tempo, quello tra Atalanta e Juve. Potevano vincere tutt’e due, e tutt’e due ci hanno provato fino alla fine: negli ultimi minuti prima Zaniolo e poi Yildiz (cresce ogni giorno anche in personalità, è un gioiello) hanno avuto opportunità preziose per decidere la partita, sfumate per un niente. È un pareggio che ci ha divertito e ci è piaciuto, insomma: vivace, combattuto, a tratti spettacolare. Poi però, se vai a fare i conti, è un risultato che soddisfa soprattutto gli avversari di Gasperini e Motta, quelli che concorrono con loro per scudetto e Champions.

UN PARI CHE PIACE (ALLE RIVALI)

Non ci credete? Basta prendere carta e penna. Nelle ultime tre partite l’Atalanta ha fatto tre punti, Napoli e Inter nove ciascuna, guadagnandone sei sui bergamaschi. Non è un break decisivo, ovviamente, ma Conte e Inzaghi stanno scavando un piccolo solco rispetto a Gasp: Antonio ha quattro punti di vantaggio in attesa dello scontro diretto di sabato; Simone è alla pari, ma deve recuperare due partite (già stasera ha l’opportunità di staccare l’Atalanta sfruttando il recupero con il Bologna). Quanto alla Juve, continua sì a essere imbattuta, ma continua anche a pareggiare, tanto che ormai è arrivata a quota tredici. E se questa esibizione è stata migliore di quasi tutte le altre, non è sufficiente a cambiare l’evidenza della classifica: a parità di partite giocate i bianconeri rimangono sotto la Lazio e perfino il tanto bistrattato Milan, dovendo recuperare la partita di Bologna, potenzialmente ha gli stessi punti della Juventus.

MOTTA, CHAMPIONS OBBLIGATORIA

Motta a Bergamo ha deciso di giocare con Koopmeiners e McKennie al centro dell’attacco, dirottando Nico Gonzalez - che aveva fatto il finto centravanti nel derby - sulla sinistra. Quella di svuotare l’area dai veri attaccanti è un’opzione che piace molto a Thiago, ma d’ora in avanti dovrà probabilmente rivedere questa sua idea: Vlahovic sta recuperando dall’infortunio e Kolo Muani è in arrivo, non possiamo immaginare che non costruisca l’attacco bianconero attorno a questi due elementi. A proposito: tra il mercato d’estate e quello d’inverno, la Juve continua a mettere a disposizione di Motta giocatori di primissimo piano, da Koopmeiners a Douglas Luiz, da Thuram a Nico Gonzalez e Kalulu, fino agli ultimi colpi Kolo Muani e Alberto Costa (e non finirà qui, sono in arrivo probabilmente due difensori centrali). Raggiungere la Champions, a questo punto, diventa un obiettivo che l’allenatore bianconero non può davvero fallire.

DIETRO È CORSA AL CIAPANÒ

Alle spalle delle tre di testa, c’è una corsa a ciapanò che tiene vive le speranze di chiunque di rientrare nella corsa alla Champions. La Lazio ha conquistato due punti nelle ultime tre partite, la Juve tre; il Bologna ha preso un punto nelle due gare più recenti, la Fiorentina addirittura uno in cinque incontri. Tutte faticano troppo a vincere, perciò il successo del Milan a Como - per quanto sofferto e un po’ rocambolesco - vale oro.

MILAN DI CARATTERE

Ha ragione Conceiçao: al Milan mancano tante cose, ma non il carattere. Grazie a questa cattiveria agonistica si è preso la Supercoppa ribaltando due partite che sembravano perse, e con l’aggressività ha rimontato anche il Como. La svolta alla partita è arrivata per un episodio casuale, un tiro sbagliato di Theo Hernandez - fino a quel momento tra i peggiori - che si è trasformato in una palombella imprendibile per Butez; poi ci ha pensato Leao, il più brillante oltre che il più talentuoso. Quando il portoghese ha giornate come questa, il Milan può vincere partite che non merita oppure battere avversari che gli sono superiori (ricordate il Real?).

JUVE-MILAN PER IL RILANCIO

Dopo i risultati e le prestazioni di ieri, la partita di sabato tra Juve e Milan acquista tutto un altro sapore: non più la sfida tra le due grandi escluse dalla corsa allo scudetto, una specie di inno alla delusione, ma il confronto tra squadre che cercano di riprendersi un posto da protagoniste. Con lo sguardo fisso - come detto - sulla corsa alla Champions, per tutto quello che garantisce a livello economico e di prestigio internazionale. Il percorso di Motta e Conceiçao in campionato continua a essere complicato, però questo martedì di recuperi ha dato qualche segnale incoraggiante. Juve-Milan sarà anche la rivincita di Riad, che i rossoneri affronteranno però senza almeno due titolari persi a Como: Morata, squalificato, e soprattutto Pulisic, che si è fatto male. I bianconeri, al contrario, dovrebbero avere di nuovo Vlahovic. E magari, chissà, Kolo Muani.

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