Juventus, Fagioli choc: "Mi hanno scritto che mi avrebbero spezzato le gambe, col Sassuolo ho visto nero"|Primapagina

Juventus: Nicolò Fagioli si racconta alle telecamere

In un toccante documentario intitolato 'Fragile', disponibile su Amazon Prime, il centrocampista della Juventus, Nicolò Fagioli, ha condiviso la sua dolorosa esperienza legata alla squalifica per ludopatia. Le sue parole rivelano non solo le sue battaglie personali, ma anche le minacce di morte che ha ricevuto nei momenti più bui della sua vita.

Minacce e paura: un racconto shock

Fagioli ha dichiarato: "Mi avevano scritto che mi avrebbero spezzato le gambe prima di una partita. E nemmeno sapevo chi erano, è veramente brutto". Queste affermazioni svelano un lato oscuro del mondo del calcio, dove la pressione e le aspettative possono portare a conseguenze devastanti. Il giovane calciatore ha descritto un episodio particolarmente difficile durante una partita contro il Sassuolo, dove le emozioni l'hanno sopraffatto: "Lacrime a Sassuolo? In quel momento non sapevo come rientrare dei tanti soldi di cui ero fuori. E poi l'errore mi ha fatto vedere nero, ho iniziato a piangere".

La lotta contro la dipendenza

Fagioli ha anche parlato della sua consapevolezza riguardo alla malattia che lo affliggeva. "Una mattina ero a casa con Giulia e vedo che c’era la Polizia fuori, in borghese, volevano parlare con me. Io sapevo di avere una malattia, ero consapevole di dover risolvere un problema", ha raccontato. Questa ammissione è il segno di un grande coraggio e di una volontà di affrontare i propri demoni.

Un percorso di rinascita

Il calciatore ha condiviso come il suo stato d'animo abbia influenzato le sue prestazioni in campo. "Ci pensavo anche in campo, inconsciamente: magari sbagliavo un passaggio o un assist facile e dicevo di essere distratto perché facevo altre cagate fuori", ha spiegato, evidenziando il legame tra la sua vita personale e la carriera sportiva.

Fagioli ha concluso il suo racconto sottolineando come il gioco fosse diventato una sorta di rifugio, un modo per sentirsi vivo: "In quel momento il gioco mi dava adrenalina, mi faceva sentire un'emozione simile a quella quando sei in campo". Queste parole mostrano il potere dello sport, ma anche la vulnerabilità degli atleti.

Un messaggio di speranza

La storia di Nicolò Fagioli è una testimonianza di resilienza e determinazione. La sua capacità di affrontare le difficoltà e di aprirsi su questioni così delicate può ispirare molti, non solo nel mondo del calcio, ma in ogni ambito della vita. La Juventus e i suoi tifosi possono solo sperare in un suo rapido ritorno in campo, ma soprattutto, in una sua completa rinascita personale.

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