L'arbitro Jéréme Pignard aggiunge uno strato in Pablo Longoria

Mercoledì, Pablo Longoria potrebbe essere spiegato alla Commissione Disciplina LFP dopo che i suoi commenti si sono verificati sabato sera durante la pesante sconfitta per 3-0 di OM contro Auxerre. Il presidente di Marsiglia ha quindi criticato l'arbitrato di Jérémy Stinat mentre evocava la possibile corruzione. Parole che sono state immediatamente indicate da L'Unione degli arbitri che ha persino presentato una denuncia contro il leader spagnolo per le sue parole. “Gli arbitri francesi sono molto arrabbiati, questa mattina ho detto a Pablo Longoria. Non è così che dovremmo comportarci. Gli ho inviato un messaggio. Vedo che in Spagna i grandi club attaccano anche l'arbitrato. Questo non è un buon esempio da seguire. Chiediamo una sanzione contro il presidente di OM? Abbiamo deciso di capire il CNE dopo i suoi commenti estremamente seri. Non possiamo attaccare il calcio francese in questo modo senza casi di casi per giudicare ciò che sarà bene da fare. Il CNE è stato sequestrato in modo da poter studiare ciò che è stato detto e che potrebbe essere trasmesso al comitato disciplinare. Non ho dubbi sul fatto che farà bene il suo lavoro "Olivier Lamarre, portavoce di La Unión, aveva notato in modo significativo.

Questo mercoledì sera, Jérémie Pignard, arbitro di Ligue 1 in attività e arbitro internazionale dal 2021 è rimasto con La squadra In questo caso. Il funzionario ha aggiunto uno strato in Pablo Longoria: "Siamo tutti in solidarietà con Jérémy Stinat. Il presidente di OM ha toccato la nostra famiglia, quello degli arbitri. Frokens, c'è sempre e talvolta giustamente perché commettiamo errori. Ma quando è infondato come questo fine settimana, con tutto ciò che è accaduto con la sua vita privata, i limiti sono stati superati. Siamo rimasti tutti scioccati. Volevamo segnare l'occasione. Tali cose, non pensiamo che potrebbero accadere in Francia. Ciò accade in altri paesi, come la Grecia o Türkiye. Siamo invitati ad arbitrare lì perché gli arbitri locali non sono più al sicuro. Tra noi, diciamo sempre: "Non toccherà mai la Francia perché abbiamo ragionato le persone". Che la gente va alla casa di un arbitro, accade in altri paesi, ma ciò accade con noi ... il termine "corruzione" è forte, infondato, una parola che non ci piace ascoltare.»