Le confessioni di Fagioli nel documentario 'Fragile': "Giocavo a calcio per ripagarmi i debiti"
Nicolò Fagioli: La Lotta contro la Ludopatia e il Ritorno in Campo
Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus, ha recentemente condiviso la sua storia personale attraverso il documentario 'Fragile', disponibile su Amazon Prime. Una narrazione toccante che esplora la sua battaglia contro la ludopatia, una malattia che lo ha portato a una squalifica di sette mesi nella scorsa stagione. Le sue parole rivelano un viaggio emotivo che molti possono comprendere, soprattutto in un'epoca in cui il gioco d'azzardo è sempre più presente.
Un Inizio Inconsapevole
Fagioli racconta di come tutto sia cominciato a soli 16 anni, con scommesse fatte per divertimento tra amici. "Era un modo stupido per passare il tempo", confessa. Col passare degli anni, però, la situazione è degenerata. "Mi svegliavo con la voglia di scommettere", ammette, rivelando che la sua passione per il gioco era diventata ossessiva, portandolo a puntare somme sempre più elevate. La sua esperienza con la Cremonese, durante un periodo di isolamento a causa del Covid, ha segnato un punto di svolta: "Ho iniziato a capire che potevo avere qualche problema".
La Consapevolezza del Problema
Fagioli ricorda il momento in cui ha realizzato che la sua situazione stava sfuggendo di mano. "Nel settembre del 2022, quando sono rientrato alla Juve, le somme continuavano a crescere", spiega. Il giocatore si è trovato a vivere una realtà in cui il gioco d'azzardo ha preso il sopravvento sulla sua vita, compromettendo i suoi rapporti e il suo benessere. "Ci sono stati periodi in cui stavo sveglio la notte per giocare; il gioco mi dava un'adrenalina simile a quella che provavo in campo", rivela.
Minacce e Paura
La sua lotta non è stata priva di momenti bui. Fagioli ha affrontato minacce e intimidazioni, come quando ha ricevuto messaggi inquietanti da sconosciuti. "Era veramente brutto", racconta, aggiungendo che il peso di questa situazione ha influito profondamente sul suo stato d'animo. "Mi sentivo vuoto", confessa, mentre il suo amore per il calcio veniva offuscato da questa dipendenza.
Il Ritorno al Calcio e la Ricostruzione
Dopo sette mesi di squalifica, Fagioli ha finalmente avuto l'opportunità di tornare in campo. "Ogni giorno contavo i giorni sul calendario", dice, esprimendo la sua incredulità e la gioia di tornare a giocare davanti ai tifosi. Riconoscendo gli errori del passato, ha compreso quanto tempo prezioso abbia perso, ma è grato per il supporto della sua famiglia.
Un Messaggio di Speranza
Fagioli desidera condividere un messaggio importante con i giovani: "Quando sei bambino, è fondamentale ascoltare le persone più grandi". Con una sincerità disarmante, avverte i giovani scommettitori di non sottovalutare i segnali di avvertimento e di affrontare i problemi prima che diventino insormontabili. La sua storia è un monito e una fonte di ispirazione per chiunque si trovi a combattere contro le proprie dipendenze.
In un mondo in cui il gioco d'azzardo è sempre più accessibile, la storia di Nicolò Fagioli è una testimonianza potente di resilienza e speranza. La sua esperienza ci ricorda che, anche nei momenti più bui, è possibile trovare la luce e ricominciare a vivere.
Notizie Correlate