Liliana Segre partecipa al sit-in della Comunità ebraica di Milano in memoria dei fratelli Bibas

Milano in Ricordo: Un Sit-In per le Vittime Innocenti

Un momento di profonda emozione ha caratterizzato il sit-in svoltosi in piazza della Scala, di fronte al Palazzo Marino. Questo evento, carico di significato e di solidarietà, è stato organizzato per onorare la memoria di Shiri Bibas e dei suoi due figli, Ariel, di soli 4 anni, e Kfir, di appena 9 mesi, tragicamente scomparsi dopo essere stati sequestrati da Hamas. La comunità ebraica di Milano ha risposto con forza a questa ingiustizia, richiedendo un gesto simbolico di illuminazione del Palazzo in loro memoria, un gesto che, purtroppo, non è stato accolto dalle istituzioni locali.

La Voce della Comunità e la Risposta della Politica

Alla manifestazione ha partecipato anche la senatrice a vita Liliana Segre, la quale ha sottolineato l'importanza di essere presenti in un momento così delicato: "Essere qui è già una risposta". L'appello lanciato durante l'evento ha messo in evidenza la richiesta di riportare a casa i 63 ostaggi ancora in mano ad Hamas, sottolineando il diritto umano di tutti coloro che sono stati rapiti. "Milano, città gemellata con Tel Aviv, deve unirsi per il rispetto dei diritti umani", è stato il messaggio forte e chiaro della comunità.

Polemiche e Divergenze Politiche

Il sit-in ha avuto luogo dopo un acceso dibattito politico, con la Regione Lombardia che ha sostenuto l'iniziativa di illuminare i palazzi di arancione, mentre il Comune di Milano ha rifiutato. Le parole del sindaco Beppe Sala hanno suscitato reazioni contrastanti, con critiche da parte del centro-destra che ha accusato il primo cittadino di non schierarsi e di mostrare "codardia". Le dichiarazioni di diversi consiglieri comunali hanno evidenziato l'urgenza di affrontare la questione con rispetto e compassione, sottolineando che i bambini vittime di questa violenza non possono essere dimenticati.

Un Appello alla Solidarietà e alla Pace

Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano, ha espresso il profondo dispiacere per la situazione attuale, rimarcando la necessità di trovare la pace in un contesto di crescente tensione. Durante un momento di preghiera presso la sinagoga, ha ribadito l'orrore di vedere gli ostaggi nelle mani dei terroristi, esprimendo la speranza che il dialogo e la comprensione possano prevalere su conflitti e divisioni.

Questo sit-in non è solo un momento di commemorazione, ma un forte richiamo alla responsabilità collettiva. In un periodo in cui il mondo sembra diviso, Milano si fa portavoce di un messaggio di unità e solidarietà, invitando tutti a riflettere sulle conseguenze della violenza e sull'importanza della pace.

In conclusione, l'evento non ha solo ricordato le vittime innocenti, ma ha acceso una luce di speranza per il futuro, invitando ognuno di noi a essere parte attiva nel promuovere il rispetto dei diritti umani e la pace nel nostro mondo.

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