L'impresa contro il City, prima serata del resto della stagione del PSG

Cosa accadrebbe se mercoledì sera nascesse una squadra? L'impresa dovrà ovviamente essere confermata entro una settimana a Stoccarda, dove basterà un pareggio per garantire ai parigini la partecipazione allo spareggio di qualificazione agli ottavi di Champions League.

Ma tenendo conto dello scenario che sembrava delinearsi (il Manchester City ha segnato due gol di fila nella ripresa) e della pressione legata alla posta in gioco, gli ultimi trentacinque minuti hanno dedicato l'umore di tutti a un cluster.

“Possiamo farlo con qualsiasi squadra”

“Fede indistruttibile” Agli occhi di Luis Enrique, “una reazione incredibile” per Gianluigi Donnarumma, "carattere" secondo Achraf Hakimi, che ha confidato: “È una delle partite più pazze da quando sono qui, la sensazione di 'rimonta' è stata incredibile. »

Questo successo sembra rappresentare un punto di svolta nella stagione parigina. "Se possiamo fare questo al City, possiamo farlo a qualsiasi squadra." ha avvertito Luis Enrique, evidentemente tranquillizzato dalla prestazione dei suoi giocatori che in generale hanno imposto la loro legge e il loro calcio è fatto di grande possesso palla, in definitiva sinonimo di realismo (63% di possesso palla, 26 tiri a 9). E la fragilità del City di Pep Guardiola questo mercoledì non toglie nulla al PSG.

In effetti, l'allenatore parigino è uscito da questa partita rafforzato dalla sua scelta ricorrente di non schierare un centravanti sul calcio d'inizio, con Lee e poi Dembélé in questo ruolo. Grazie alle permutazioni consentite da questo falso numero 9, “Avevano un giocatore in più in mezzo, era difficile controllare questo settore, ha ammesso Guardiola. Il loro gioco di transizione è stato troppo veloce per noi, non potevamo difendere. »

Luis Enrique, frustrato durante pareggio contro il PSV Eindhoven (1-1) E la sconfitta contro l'Atlético de Madrid (2-1 all'ultimo secondo)si sente sollevato: “Dà un po’ di giustizia a questa C1, avremmo dovuto aggiungere altri cinque punti, lo hanno detto gli allenatori avversari. » Il ritorno di Barcola per il secondo gol è stato catartico, dopo tanti successi in questa stagione.

Ecco da dove è nata l'idea del gioco di Luis Enrique.

L'allenatore spagnolo non ha mancato di sottolineare la sua filosofia di gioco, a volte criticata. “La nostra idea era avere la palla, essere pericolosi, attaccare gli spazi, pressare… Questo risultato ci rafforza in questo stato d’animo. »

Gli attaccanti parigini sono finalmente riusciti a prendere il sopravvento sulla scena europea. Bradley Barcola e Ousmane Dembélé, fino ad allora molto forti in Ligue 1, hanno fatto esplodere la difesa mancuniana e hanno segnato un gol ciascuno. Quanto a Désiré Doué, a 19 anni mostra una notevole disinvoltura nel sistema istituito da Luis Enrique, come i suoi molteplici dribbling e il suo tiro contro la traversa che ha segnato il pareggio di Barcola.

In testa alla L1, con nove punti di vantaggio sul Marsiglia, qualificato per gli ottavi di finale di Coppa di Francia, il PSG ora ha le carte in mano anche per brillare in Champions League. Con la condizione, innanzitutto, di non perdere terreno nell'ultima partita della fase a gironi, mercoledì prossimo a Stoccarda.