Mancanza di rispetto: il presidente alza la voce dopo la partita

La Juve Stabia continua a far parlare di sé, non solo per le sue prestazioni sul campo, ma anche per le polemiche legate alla conduzione arbitrale. Dopo la sconfitta in trasferta contro il Pisa, il presidente Andrea Langella non ha nascosto la sua frustrazione, esprimendo un forte disappunto riguardo a quello che considera un evidente “mancanza di rispetto” verso il club e i suoi giocatori.

La partita si è rivelata particolarmente difficile per la formazione gialloblù, che ha subito un’espulsione controversa di Candellone poco dopo la mezz’ora di gioco. Nonostante l’inferiorità numerica, la Juve Stabia era riuscita a portarsi in vantaggio all’inizio della ripresa, ma ha dovuto fronteggiare una rimonta del Pisa che ha lasciato il segno. Langella ha contestato anche la concessione di un rigore per un lieve contatto tra Quaranta e Piccinini, così come la validità di un gol di Morutan, sollevando interrogativi sulla qualità della direzione di gara.

“La condotta arbitrale è stata gravemente insufficiente”, ha commentato Langella, sottolineando come i suoi giocatori meritino un trattamento più equo. “Mi auguro che venga riconosciuto rispetto al nostro club. A volte mi viene voglia di non far scendere la squadra in campo, tanto è l’amarezza che provo”, ha aggiunto, esprimendo la sua preoccupazione per il futuro della Juve Stabia e per i sacrifici che la società sta facendo per proseguire la sua attività.

Il presidente ha anche voluto dedicare alcune parole ai tifosi: “Mi dispiace per la gente di Castellammare che non merita un simile trattamento. Espulsione e rigore erano inesistenti, sono davvero amareggiato”. Un appello al rispetto e alla giustizia sportiva che risuona forte tra i sostenitori, che sperano in un cambiamento positivo e in una maggiore equità nelle decisioni arbitrali. La Juve Stabia continuerà a combattere, ma le domande sul funzionamento del VAR e sulla qualità del sistema arbitrale rimangono aperte.