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Mantova e l'iniziativa di Piccoli: "Chi va male a scuola non gioca"

Il presidente del Mantova lancia una sfida ai giovani calciatori: "Scuola prima del pallone"

Mercoledì sera, il Teatro Sociale di Mantova ha ospitato un evento speciale dedicato ai giovani talenti del club. Durante la festa natalizia, il presidente Filippo Piccoli ha sorpreso tutti con un annuncio che ha scatenato una reazione inaspettata. Invece di limitarsi a scambiare auguri e complimenti, Piccoli ha scelto di affrontare un tema delicato e fondamentale: l’importanza dell’istruzione per i giovani calciatori.

Un messaggio diretto e chiaro

Il presidente ha chiesto a tutti i ragazzi presenti di alzarsi in piedi se avevano più di due insufficienze a scuola. Con un gesto audace, ha visto una trentina di giovani alzarsi, creando un momento di imbarazzo ma anche di consapevolezza. "Ho apprezzato la loro onestà", ha commentato Piccoli. "A marzo verificheremo la situazione e, se non ci saranno miglioramenti, potrebbero non avere più la possibilità di giocare nel nostro club."

Il sostegno dei genitori

La reazione dei genitori è stata calorosa, con un applauso scrosciante che ha accompagnato le parole del presidente. Piccoli ha proseguito il suo discorso, sottolineando l'importanza di un equilibrio tra sport e studio. "Non mi aspettavo un effetto simile, ma sentivo il bisogno di lanciare questa sfida. È fondamentale che i ragazzi comprendano che divertirsi viene prima di tutto, e che l’impegno scolastico è parte integrante del loro percorso di crescita."

Ristrutturare il settore giovanile

Il presidente ha spiegato che il club sta lavorando per ristrutturare il settore giovanile, affrontando la pressione eccessiva che spesso si esercita sui giovani atleti. "Abbiamo notato una corsa forsennata verso il risultato e la performance, anche da parte dei genitori", ha dichiarato Piccoli. "Ma è essenziale che i bambini si divertano e che ricevano messaggi formativi. Andare bene a scuola è uno di questi principi."

Concludendo il suo intervento, Piccoli ha espresso il desiderio di avere un gruppo di giovani non solo bravi nel calcio, ma anche nel percorso scolastico. "È importante impegnarsi a migliorare in caso di difficoltà. Preferisco avere ragazzi eccellenti nello studio piuttosto che solo talentuosi calciatori."

Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso una visione più equilibrata del rapporto tra sport e studio, e invita tutte le famiglie a riflettere sull’importanza di educare i giovani non solo come atleti, ma anche come studenti responsabili e impegnati.

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