Quagliarella sull'esclusione di Kean: "Non lo terrei mai fuori. Juve? Lì non poteva essere sereno"

In un'intervista recente, l'ex attaccante Fabio Quagliarella ha condiviso le sue riflessioni sull'esclusione di Moise Kean dalla formazione titolare della Fiorentina, nel match di oggi contro il Cagliari. Secondo Quagliarella, la decisione di tenere Kean in panchina potrebbe essere stata influenzata da alcuni problemi fisici: "Lo ha dichiarato che lo deve gestire, ma io da fuori non so quanto lo terrei fuori. Sicuramente avrà accusato qualche problemino alla schiena e onde evitare peggioramenti lo avrà lasciato a riposare", ha commentato l'ex calciatore.

La passione di Quagliarella per il gioco è palpabile quando parla di Kean. "Quando io stavo bene non volevo riposare mai", ha aggiunto, sottolineando l'importanza di sentirsi in forma e pronto a dare il massimo in campo. La competizione nel calcio professionistico è feroce, e ogni minuto in panchina può essere un'opportunità persa.

La Crescita di Moise Kean: Un Talento in Espansione

Quagliarella non si è limitato a discutere dell'attuale situazione di Kean, ma ha anche evidenziato la sua crescita esponenziale. "Quanto lo vedo cresciuto? Tanto perché ha quella serenità di sentirsi importante e giocare sempre che alla Juventus non poteva avere", ha affermato. Questo è un momento cruciale per il giovane attaccante, che si trova in una fase decisiva della sua carriera. "È l'anno dell'esplosione definitiva per lui", ha concluso Quagliarella, lasciando intendere che il futuro di Kean potrebbe riservare grandi sorprese.

In un panorama calcistico in continua evoluzione, le parole di Fabio Quagliarella offrono uno spaccato interessante sulla vita di un calciatore e sulle sfide che affronta. La crescita personale e professionale di Kean potrebbe non solo influenzare la sua carriera, ma anche il futuro della Fiorentina e del calcio italiano in generale.