'Sei qui perché allenerai la Roma?' Allegri è a Londra, ieri ha visto la gara dei giallorossi
Massimiliano Allegri in Inghilterra: tra ricordi e nuove avventure
La serata di ieri ha regalato emozioni e sorprese per Massimiliano Allegri, l’ex allenatore della Juventus, che si trovava a Londra per un corso d’inglese. Insieme a Federico Cherubini, suo ex dirigente, Allegri ha assistito alla sfida tra Tottenham e Roma, immerso nell’atmosfera vibrante dello stadio degli spurs. Non sono mancati i tifosi romanisti curiosi di sapere se il tecnico livornese fosse lì per un possibile approdo sulla panchina giallorossa. Allegri ha risposto con un sorriso e un gesto negativo con la testa, mantenendo il focus sulla partita. Un momento da ricordare è stato quando ha ricevuto un cellulare collegato a Paul Pogba: la sua esclamazione "Oooh Paul" ha evidenziato la complicità tra i due, un chiaro segno di affetto e amicizia.
Un riconoscimento speciale è arrivato per Allegri anche qualche settimana fa, quando ha ricevuto il quarto Tapiro d'Oro della sua carriera. Questo premio, assegnato da Striscia la Notizia, ha avuto un tocco unico: il 'corto muso', un’espressione che il tecnico ha spesso utilizzato per descrivere le vittorie di misura, come quelle per 1-0. Un modo per sottolineare il suo approccio pragmatico e spesso critico riguardo alle prestazioni della sua ex squadra.
Durante un’intervista, Allegri non ha potuto fare a meno di commentare l’andamento della Juventus di Thiago Motta, rispondendo con ironia: "Sono stato a vedere il tennis, mi sono divertito un sacco". Inoltre, ha parlato della sua mancata avventura in Premier League, quando la panchina del Manchester United era libera: "C'era la Manica, il mare di mezzo… Mi mancavano i braccioli per nuotare fino a là". Eppure, il destino ha voluto che Allegri mettesse piede in Inghilterra, creando nuove opportunità e ricordi indimenticabili.
Massimiliano Allegri continua a essere un protagonista del calcio, capace di attirare l’attenzione e la curiosità di tifosi e appassionati. La sua presenza a Londra non è solo un viaggio formativo, ma un capitolo di una storia che continua a scrivere, tra passato e futuro nel mondo del calcio.
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