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Spero di rimanere qui a lungo, magari in una categoria che tutti desideriamo

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In una stagione calcistica, spesso i riflettori si accendono sui marcatori e sui protagonisti delle giocate spettacolari. Ma ogni grande squadra ha bisogno di chi lavora nell’ombra, garantendo equilibrio e solidità. Nel Padova, questo ruolo lo incarna Pietro Fusi.

Classe 2000, nato calcisticamente nelle giovanili della Cremonese, Fusi non è mai stato un giocatore di prime pagine, almeno fino a quest'anno. Sotto la guida di mister Andreoletti, ha saputo trasformarsi in un centrocampista completo, in grado di dettare i tempi di gioco e proteggere la difesa nei momenti più delicati. I numeri sono dalla sua: 1408' disputati in campionato, 20 presenze con un gol (all'Atalanta Under 23 come l'anno scorso) e ben 5 assist.

Riflettendo sul pareggio con l'Arzignano

Fusi stesso, dalla trasmissione di Telenuovo 'Biancoscudati Channel', non considera il recente pareggio contro l'Arzignano un passo falso: «Meritavamo la vittoria, abbiamo avuto tante occasioni per fare gol. Dal punto di vista del fraseggio la qualità c’è stata, ma siamo mancati di concretezza davanti alla porta». Subito dopo la partita, la squadra ha rivisto il video dell’incontro per analizzare gli errori. «Se nelle ultime partite abbiamo segnato di meno, la responsabilità è di tutti, non solo degli attaccanti. Miglioreremo. Dobbiamo evitare di dipendere dalla sorte e chiudere il match con più cinismo».

Guardando avanti, Fusi sottolinea l’importanza di affrontare con decisione il prossimo impegno contro l’Alcione Milano: «È fondamentale fare quel salto di qualità e concretizzare di più».

Il cambio modulo

Contro l’Arzignano, mister Andreoletti ha adottato un insolito 4-4-2, dando agli esterni di centrocampo più libertà offensiva. Fusi spiega: «L’idea era sfruttare il gioco sulle fasce, visto che loro erano molto bravi nell’interdizione centrale. Credo che la squadra abbia risposto bene, siamo riusciti a pressare alti e abbiamo tenuto molto la palla». Tuttavia, il nuovo modulo ha richiesto più lavoro di copertura: «Sulla mediana eravamo meno protetti, quindi io e i compagni abbiamo dovuto aumentare la corsa per bilanciare. Gli esterni e i terzini hanno fatto un gran lavoro».

Sull’eventualità di riproporre il modulo, Fusi è chiaro: «Deciderà il mister. Può essere un’opzione in più, ma dipende dalla partita».

Il valore del gruppo

Con un percorso straordinario alle spalle, il Padova guarda con rispetto il principale avversario del campionato: il Vicenza. «È una squadra costruita per vincere. All’inizio del campionato erano i grandi favoriti, ma abbiamo dimostrato di saper reggere il confronto, anche a livello fisico. La classifica parla per noi: abbiamo otto punti in più», osserva Fusi.

Il centrocampista elogia anche lo spirito di squadra: «Siamo molto affiatati, ci aiutiamo tanto. Crisetig è un leader silenzioso, ma molto presente. Giocare al suo fianco mi dà tranquillità, cerco di imparare molto da lui e dagli altri compagni come Varas e Bianchi».

Dove migliorare

A Padova da un anno e mezzo, Fusi è già uno dei giocatori più rappresentativi. Riflettendo sui propri progressi, racconta: «Credo di aver migliorato la gestione del pallone in fase di possesso nella nostra metà campo. Prima, da mezz’ala, toccavo più palloni nella metà campo avversaria, ora devo stare più attento alla gestione e alla lettura tattica. Il modulo di Andreoletti mi ha reso più diligente e pronto a rubare palloni».

Tuttavia, il centrocampista riconosce che la gestione emotiva è un aspetto su cui deve ancora lavorare: «Sono molto autocritico, e spesso mi chiedo come faccio a essere così nervoso! Alcuni cartellini gialli erano evitabili. Sto imparando a controllarmi di più».

La Padova di Fusi

Pietro Fusi ha le idee chiare sul futuro: «Dove mi vedo tra dieci anni? A giocare a calcio, spero, e spero a Padova», ribadendo il suo affetto per la città e per il club: «Mi piace vivere qui, Padova è bellissima. Tra i miei luoghi preferiti ci sono la Cappella degli Scrovegni e il Prato della Valle. Spero che San Antonio ci dia una mano a raggiungere i nostri obiettivi!».

Con giocatori come Fusi, il Padova non solo punta in alto nella stagione in corso, ma sta gettando basi solide per il futuro. E se il centrocampo è il cuore della squadra, Pietro Fusi ne è il battito regolare, preciso e instancabile.

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