Fiorentina e Betis: una semifinale da brivido in Conference League. L’andata aveva visto gli spagnoli del Betis Siviglia vincere 1-0 al Benito Villamarín, e il ritorno al Stadio Artemio Franchi non ha deluso le aspettative di incertezza. La partita si è conclusa con un 2-2, ma la Fiorentina è stata costretta a salutare il sogno di una terza finale consecutiva, poiché il Betis si è qualificato grazie alla regola dei gol in trasferta. L’analisi della gara evidenzia la capacità dei viola di rimontare, ma anche la fragilità difensiva che è costata carissima.
Il match è partito con un ritmo intenso, dove il Betis ha cercato immediatamente di imporre il proprio gioco. Dopo una serie di tentativi, al 30° minuto l’italo-brasiliano Antony ha sbloccato il punteggio con una punizione che ha colpito il palo prima di terminare in rete. In uno stadio infiammato, la Fiorentina ha reagito bene: Gosens ha trovato il pareggio al 34° con un colpo di testa da corner, e pochi minuti dopo ha ribaltato il risultato, portando i viola in vantaggio. La cosa interessante è che il Fiorentina-Betis ha messo in luce la crescita di Gosens, che, dopo un avvio di stagione deludente, sta tornando a essere decisivo.
Nel secondo tempo, il match ha visto una Fiorentina attenta nelle ripartenze, mantenendo un buon possesso palla. Tuttavia, De Gea ha dovuto impegnarsi per mantenere il vantaggio, compiendo straordinarie parate. Nonostante ciò, al 97°, l’inevitabile è avvenuto: un errore difensivo ha permesso a Ezzalzouli di riportare in parità il conto, mandando la gara ai supplementari. Questo episodio ha evidenziato la necessità di miglioramenti nella retroguardia viola, già in difficoltà nel campionato di Serie A.
La Fiorentina, ora eliminata dalla Conference League, deve rialzare la testa e concentrarsi sulla propria campagna in Serie A, dove attualmente si trova in una posizione che non riflette il talento della squadra. La forma attuale è altalenante, con gli infortuni che continuano a pesare sulle scelte di Palladino. Il Betis, dal canto suo, festeggia un’importantissima qualificazione che potrebbe continuare a rafforzare la loro reputazione in campo europeo così come in Spagna. La sfida tra Fiorentina e Betis non solo ha messo in risalto l’importanza della continuità, ma anche le imperfezioni di una squadra ambiziosa con la necessità di migliorarsi per affrontare sfide future con maggiore solidità.