Le Società Calcistiche Richiedono Interventi Urgenti per Rilanciarsi Post-Covid
30 novembre – 09:05 – MILANO
Il panorama calcistico italiano si trova ad affrontare sfide senza precedenti, e il 2025 si profila come un anno cruciale per le società di Serie A. Con l’avvicinarsi della nomina di un nuovo presidente, le richieste di aiuti finanziari diventano sempre più pressanti. Le società, duramente colpite dalla crisi generata dalla pandemia, chiedono interventi immediati per garantire la sostenibilità economica e il rilancio del settore.
Le Esigenze Economiche delle Società di Calcio
Il nuovo presidente della Lega dovrà affrontare una realtà complessa: la necessità di ottenere risorse dallo stato si fa sempre più urgente. La contribuzione fiscale del calcio italiano è considerevole, superando i 1,3 miliardi di euro, e il settore impiega circa 270.000 persone, generando un impatto indiretto sul PIL di 11,3 miliardi, pari all’1,4%. Tuttavia, la crisi attuale minaccia non solo i club, ma l’intero sistema calcistico italiano.
Le Richieste dei Club: Un Futuro Sostenibile
Quali sono, quindi, le richieste principali che i club presenteranno al nuovo presidente? Innanzitutto, la proposta di introdurre sistemi di tax credit, già presenti in altri settori economici, per incentivare investimenti sui vivai. Inoltre, si chiede una percentuale sugli incassi delle scommesse sportive, proposta fissata all’1%, con l’obiettivo di reinvestire questi fondi nella valorizzazione dei giovani talenti e nel miglioramento delle infrastrutture.
Un altro punto cruciale riguarda la necessità di una burocrazia più snella per la costruzione di nuovi stadi. La proprietà degli impianti è vista come un asset fondamentale, soprattutto dai club di vertice, per competere con le squadre più ricche d’Europa.
Un Settore in Ripresa ma Ancora Fragile
Le società calcistiche stanno cercando sostegni che possano compensare la crescita dei costi di produzione. È fondamentale che vengano attuati interventi legislativi per dare un po’ di respiro a un settore ancora gravato dalla crisi Covid, con perdite stimate in 2,2 miliardi di euro. Molti club sono stati privati dei vantaggi del Decreto Crescita, che aveva permesso l’arrivo di campioni in Italia, aumentando la visibilità del torneo.
Affinché la Serie A possa tornare a brillare e a competere con i principali campionati europei, è essenziale che il Governo riconosca il calcio come un comparto economico di rilevanza. È tempo di agire, e le società sono pronte a fare sentire la loro voce per un futuro migliore.
Con il sostegno giusto, il calcio italiano potrebbe non solo risollevarsi, ma anche tornare a essere il fulcro di passione e emozioni che tutti noi conosciamo e amiamo.