Una petizione ad Atm per il prolungamento: "Progetto folle, Sala, non siamo cittadini di Serie B"

Opera (Milano), 26 gennaio 2025 – La città è in fermento. I residenti si sono uniti per protestare contro l'esclusione dalla realizzazione di una nuova fermata ferroviaria sulla linea Rogoredo-Pavia e il mancato prolungamento della linea del tram 24, che dovrebbe finalmente raggiungere lo Ieo, l’Istituto europeo dei tumori in via Ripamonti. “Spostare il capolinea del tram senza considerare un collegamento fino a Noverasco è un errore clamoroso”, afferma l'ex sindaco Ettore Fusco. “Stiamo raccogliendo firme per chiedere ad Atm e al Comune di Milano di realizzare questo fondamentale collegamento”.

Un appello per le periferie

Fusco non si è limitato a esprimere il suo disappunto, ma ha anche lanciato un appello al sindaco di Milano, Sala, sottolineando l'importanza di non trascurare le periferie nella gestione della città. “Il sindaco deve rendersi conto che non può governare pensando solo agli interessi del centro di Milano, ignorando le necessità delle periferie e dei Comuni limitrofi”, afferma con passione. L’ex sindaco ha inoltre criticato la giunta dimissionaria, guidata da Barbara Barbieri, per aver rinunciato alla fermata della linea S13, che avrebbe potuto migliorare la viabilità locale e offrire un servizio ferroviario più efficiente.

In un momento in cui la mobilità urbana è cruciale, per Fusco è evidente che le scelte attuali non rispondono alle esigenze dei cittadini. “Siamo lontani dagli obiettivi per cui è stata creata la Città Metropolitana”, dichiara, esprimendo la frustrazione dei residenti che desiderano un accesso migliore ai mezzi pubblici. “Invece di facilitare l'uso del trasporto pubblico, si continua a incentivare l'uso dei veicoli privati, il che non fa altro che aggravare la situazione.”

Con un clima di crescente insoddisfazione, la comunità di Opera si prepara a farsi sentire. “Siamo stanchi di essere trascurati e vessati. È tempo di agire per ottenere ciò che ci spetta”, conclude Fusco, pronto a mobilitare i cittadini in questa battaglia per i diritti e la mobilità. La prossima primavera, con le elezioni in arrivo, la speranza è che queste problematiche possano finalmente trovare una risposta concreta.